Villa Mazzucchelli: un’eclissi culturale e il freno del pignoramento

Villa Mazzucchelli: un’eclissi culturale e il freno del pignoramento

Emilio Brentani – Vila Mazzucchelli, orgoglio della Comunità di Ciliverghe di Mazzano e di tutta la nazione italiana continua la sua triste fase di declino. Sembra ieri quando nel 1995 la villa apriva i portoni ai visitatori e quando, solo nel 2004, quei luoghi erano divenuti finalmente museo. A rovinare la poesia è intervenuta una causa giudiziaria e sono pignorati la nuda proprietà e i beni che erano gestiti dalla Fondazione che curava parte del monumento.

Non è passato molto tempo da quando erano arrivate notizie confortanti con l’acquisto dell’ala est da parte del Comune mediante un’asta giudiziaria, operazione che aveva portato all’allestimento della nuova biblioteca. Tra le iniziative di spicco legate a questa azione brilla senz’altro la nuova area ristoro gestita dalla Cooperativa la Rondine che ha allestito un nuovo progetto di inclusione sociale.

L’altra faccia della medaglia, però. Non ha tardato a farsi viva. La villa di recente ha subito un pignoramento che ha colpito alcuni dei beni più preziosi. Non sarà più un corpus unitario la collezione che conservava abiti, accessori e molto altro di quello che Franca Meo aveva raccolto ei suoi viaggi e le sue ricerche. In tutto contava seimila pezzi del periodo tra il ‘700 e il ‘900. Le bellissime ricchezze sono state separate e non faranno più parte di un’esposizione assimilata. Potrebbe salvarsi, invece, il Museo del Vino e del Cavatappi ma in una nuova collocazione sui colli bolognesi. Stando alle indiscrezioni degli ultimi giorni il materiale della collezione sarebbe stato ceduto in blocco a un resort di lusso di Varignana.