Panchina Rossa a Botticino Sera: un’iniziativa contro la violenza

Panchina Rossa a Botticino Sera: un’iniziativa contro la violenza

Matilde Spina – Botticino Sera ha recentemente dato vita a un’iniziativa che alza la voce su una delle piaghe più grandi della nostra società. Qualche giorno fa, nell’area verde di via Longhetta, un luogo di ritrovo e passaggio per molti abitanti del quartiere, è stata installata una panchina rossa: non solo un elemento d’arredo urbano, ma un simbolo, un monito e un omaggio.

L’idea è nata dal cuore di Ale e Cesy Orizio, che gestiscono il bar Caffè Divino, un punto di incontro ben conosciuto da tutta la Comunità locale. La loro richiesta, avanzata alcuni mesi fa, ha trovato immediato sostegno e si è trasformata in un’iniziativa concreta che ora è diventata parte integrante del tessuto sociale di Botticino. All’inaugurazione erano presenti diverse figure rappresentative della comunità, tra cui l’assessore Giovanni Parmeggiani, la consigliera Paola Treccani e Francesco Zappia, presidente del San Carlo Rezzato, ente che gestisce lo stadio locale: tutti uniti per sostenere questa causa così importante.

Un’iniziativa che porta con sé un messaggio chiaro e forte: la lotta contro la violenza sulle donne. Su di essa è stata collocata una targa commemorativa dei femminicidi, insieme al numero unico nazionale da chiamare in caso di violenza e stalking, il 1522. Un richiamo costante alla necessità di porre fine a qualsiasi forma di violenza di genere per una società più giusta. Un segno per incidere nella memoria di tutti i cittadini parole come “mai più violenza sulle donne” e “non una di meno”, per diventare parte integrante dell’impegno per un futuro migliore. Questo progetto può sembrare modesto, ma è intriso di un profondo significato, nella speranza che un giorno non sia più necessario ricordare tragedie simili.

In un mondo dove troppe volte la violenza contro le donne viene ignorata o minimizzata, Botticino Sera ha deciso di alzare la voce, di mostrare la sua determinazione nel combattere questa piaga sociale. La panchina rossa è solo l’inizio di un percorso di consapevolezza e cambiamento che coinvolge tutti noi, perché ogni donna merita di vivere senza paura e con dignità.